PITEGLIO
Avamposto militare durante i periodi della storia romana e fino alla fine dell’XI secolo, quando divenne libero comune, fra i più antichi e longevi della montagna, Il borgo si considera composto da tre centri abitati: il Castello (paese c.le), la località vicina di Migliorini ed il Lolle.
La pieve di Santa Maria Assunta si trova a Piteglio.
Risale al XIII secolo, ma ha subito rifacimenti all’interno nella seconda metà del Seicento e poi ancora nell’Ottocento.
A metà circa della navata, attraverso un arco riccamente decorato in pietra serena, si accede alla cappella della Madonna del Latte, il cui culto era già praticato nella pieve vecchia: la reliquia del sacro liquido è conservata al centro di una grande struttura lignea sull’altare che nel passato stava normalmente dietro una tela raffigurante la “Madonna col Bambino e due santi”.
Contigua alla cappella della Madonna del latte si apre il locale della compagnia dove è conservata una “Incoronazione della Vergine” di un pittore seicentesco vicino all’ambiente fiorentino.
La facciata e il campanile della chiesa sono stati lesionati dal terremoto che il 7 giugno 1980 ha colpito la Montagna Pistoiese danneggiando vecchie abitazioni e alcuni dei monumenti più antichi.
POPIGLIO
Popiglio è un paese della provincia di Pistoia, frazione del comune di San Marcello Piteglio, posto lungo il fiume Lima a 523 metri sul livello del mare. Si trova sulla montagna pistoiese lungo la SS12 dell’Abetone e del Brennero. I suoi abitanti sono circa 500, ma molti, emigrati altrove, vi si recano in estate in villeggiatura nei periodi di vacanza. Il primo insediamento nella zona dove attualmente sorge Popiglio è di origine romana e risale probabilmente al II secolo a.C.; se ne trova notizia nel “Liber Censum” di Pistoia del 1382, denominato però “Rocca Secumana“. Dalla rocca ha quindi avuto origine il paese di Popiglio.
Feudo dei Conti Guidi già dall’anno 1000, la rocca fu un importante caposaldo difensivo posto al confine con lo stato lucchese e teatro di molti conflitti tra le città di Lucca e Pistoia agli inizi del XIV secolo, venendo distrutta e ricostruita per ben due volte.
Sotto la spinta di Pistoia, la rocca ottiene l’indipendenza comunale verso la metà del XIII secolo con la conseguente liberazione dal dominio feudale; Popiglio comunque, pur mantenendo l’autonomia e le proprie magistrature interne, si appoggiò a Pistoia sia per motivi militari che politici, costituendo uno dei primi esempi di federalismo (fenomeno che interessò tutto il territorio della montagna pistoiese)
Pieve di Santa Maria Assunta
Finita di costruire nel 1271 è un’imponente testimonianza della tarda architettura romanica. Nei secoli ha subìto numerose modifiche, soprattutto in epoca rinascimentale e barocca, che hanno interessato soprattutto l’interno, ma che hanno lasciato inalterata la sobria facciata in pietra serena.
Da vedere il gruppo marmoreo di scuola romana della 1690 circa, l’Ultima cena di Sebastiano Vini e alcuni pancali e confessionali lignei intagliati all’inizio del XVII secolo da botteghe di falegnami del paese.
Museo diocesano di Arte Sacra
Il Museo Diocesiano di Arte Sacra, in Piazza della Chiesa.
Inserito nell’Ecomuseo della montagna pistoiese, il Museo diocesano d’Arte Sacra di Popiglio si compone di due sezioni: una all’interno della Chiesa che ospita arredi, l’altra, che si affaccia sulla piazza dove si trova anche la Chiesa, dove sono conservati soprattutto paramenti sacri. Vi sono esposte importanti testimonianze della religiosità popolare e un polittico trecentesco.


Ponte di Castruccio
Localmente noto anche come “Ponte di Campanelle”, il Ponte di Castruccio è un ponte ad una sola arcata alta 10 metri che permette il guado del fiume Lima. Il ponte era il secondo di un sistema di tre ponti di origine medioevale; il primo ponte supera il rio Torbecchia, mentre il terzo attraversava il torrente Liesina
La Rocca Securana e le Torri di Popiglio
A monte del paese di Popiglio sorgeva la Rocca Securana, importante punto di difesa della montagna pistoiese sul confine con lo stato lucchese fino al XV secolo; la rocca probabilmente sorgeva su di un antico accampamento romano del II secolo a.C. che serviva a proteggere le vie di comunicazione romane. La rocca fu poi sviluppata e rinforzata dai Longobardi, quindi di nuovo sotto il dominio carolingio ed ancora dai Conti Guidi, feudatari della zona.
Le Torri di Popiglio sono gli ultimi resti della Rocca Securana: le due torri rimaste si trovano ad 811 m s.l.m.
Località e Dintorni
La Lima
La Lima è una frazione del comune di San Marcello Piteglio, sviluppatasi intorno all’incrocio tra la Strada statale 12 dell’Abetone e del Brennero e la Strada statale 66 Pistoiese, che qui ha termine. Ubicata sul lato destro dell’omonimo torrente, è un importante snodo viario per la Montagna Pistoiese. Vi si trova la chiesa dei Santi Paolo Apostolo e Caterina d’Alessandria.
Lungo la Statale 12, subito dopo il bivio in direzione Abetone, si trova un interessante reperto di archeologia industriale cartaria (Cartiera Cini) fulcro della produzione nazionale dalla metà dell’Ottocento alla seconda metà del Novecento, nonché, al vecchio confine con l’estinto comune di San Marcello Pistoiese, le ultimi propaggini di un impianto per la produzione di energia idroelettrica.
Nel tratto tra La Lima e Popiglio si trova la località Piantaglio, con i resti di una fabbrica di ceramiche ed una piacevole discesa al torrente Lima.
Tana Termini
La Val di Lima, Lucchio e Tana Termini dalla località Lolle
Ultima località dell’ex Comune di Piteglio e della Provincia di Pistoia, si trova sulla Strada statale 12 dell’Abetone e del Brennero, direzione Lucca. La frazione è amministrativamente divisa con il comune di Bagni di Lucca.
Storicamente costituì il confine tra il Ducato di Lucca e le zone che costituiranno dapprima i domini di Firenze, fino al Granducato di Toscana unitosi al Regno di Sardegna col plebiscito del 1860.
Sviluppatosi prevalentemente sul versante sinistro del torrente Lima, nel territorio piteglino si trovano alcune abitazioni, il bivio per l’antico borgo di Lucchio ed una parte della cava mineraria omonima (popolarmente detta Cavitàna). Nel 2010 è entrato in funzione un moderno impianto di compostaggio.
La parte lucchese è maggiormente sviluppata, con numerose abitazioni ed alcune attività commerciali.
Torrente LIMA
Il torrente Lima nasce in Toscana, sull’alto Appennino Pistoiese, nelle vicinanze dell’Abetone, e dopo aver percorso 40 Km si getta nel Serchio, di cui è il maggior affluente. Durante il suo percorso viene diviso da tre sbarramenti Enel in altrettante parti, ognuna delle quali con diverse caratteristiche. Il primo tratto, che dalla sorgente arriva alla confluenza col Limestre, ha una portata molto bassa, come l’ultimo tratto. Il tratto dal Limestre alla diga di Giardinetto è quello con la maggiore portata d’acqua ed è il più adatto per la pesca delle trote. Torrente ancora oggi molto vivo, ospita nelle sue acque un buon numero di pesci. Senza alcun dubbio è la trota la specie più abbondante in tutto il corso del torrente. Gli studiosi tendono però a separare il tratto prevalentemente abitato da salmonidi (fino alla confluenza con il torrente Liegora) dal tratto che ospita i ciprinidi.
Informazioni Utili
Distanze per le principali Città
Lucca – circa 1 ora – 47Km
Viareggio – poco più di 1 ora – 80km
Pistoia – circa mezz’ora – 25km
Firenze – circa 1 ora – 63km
Distanze per i principali impianti sciistici
Doganaccia – circa 20 minuti
Abetone – circa 30 minuti